I calanchi sono tipiche morfologie del terreno, presenti su versanti collinari, causate dall'erosione delle acque di dilavamento in terreni pelitici o marnosi.
Normalmente sono il prodotto dell'evoluzione geomorfologica di paesaggi dove l'assenza di una copertura vegetale protettiva e stabilizzante (talvolta asportata per motivi naturali o antropici) mette a nudo i terreni erodibili sottostanti che vengono quindi incisi profondamente dalle acque di ruscellamento superficiale, producendo incisioni separate da costoni a forma di lama di coltello, facilmente disgregabili.Il paesaggio a calanchi è caratteristico di ambienti climatici aridi e semiaridi con precipitazioni intense e concentrate, fortemente "aggressive", su suoli e substrati facilmente erodibili. In Italia i calanchi sono diffusi lungo i versanti appenninici.
A volte, sono frutto di disboscamenti avvenuti nell'antichità. Un corretto rimboschimento con specie vegetali idonee può frenare o addirittura fermare del tutto questo processo di erosione del suolo.Nella letteratura anglofona le aree con calanchi sono incluse nelle regioni denominate badlands.
Su questo terreno estremamente dinamico, cresce una flora "pioniera", che tollera un certo tipo di aridità e basicità.
Si tratta di flora frugale e spontanea, come la ginestra, la sula, la roverella, la scorzonera lanciata e l'aster linosyris.
Nella Valle del Samoggia, imperdibili sono i calanchi di Tiola e Maiola, tra Castello di Serravalle e Savigno.