Il "Percorso delle 10 Ville" attraversa tutto lo straordinario campionario di architetture - per lo più visitabili solo esternamente - che vanno dal XVI al XIX secolo. Un'occasione da non perdere per scoprirne tutto il fascino sono gli eventi di "Corti, Chiese e Cortili", spesso ospitati nelle Ville.
Palazzo Grassi, ora Garagnani, è un edificio cinquecentesco dalla bellezza austera, culminante con la Torre che domina il paese: nel famoso disegno di "Crespolano" del 1569, conservato nei Musei Vaticani, troneggia proprio di fronte alla chiesa Parrocchiale, la cui pala d'altare è opera del Guardassoni. Oggi il palazzo è sede della Biblioteca e del centro
culturale. Inoltrandosi nel cuore delle centuriazioni romane si incontrano i bei complessi di Villa Stella (notevole il giardino) e di Villa Aldrovandi, appartenuta alla famiglia del celebre botanico.
In frazione Calcara, lungo via G. Garibaldi, in direzione di Bazzano, sorge Villa Bianconi, detta anche "Casino dell'olmo", dal vicino oratorio della Madonna dell'Olmo. Costruita a partire dal 1780, Villa Bianconi è un interessantissimo edificio neocinquecentesco: ispirato alla Rotonda del Palladio, costituisce uno dei più significativi esempi di palladianesimo in Italia. L'architettura si deve a Carlo Bianconi, fratello del proprietario, artista poliedrico, membro dell'Accademia Clementina di Bologna e Segretario Perpetuo presso l'Accademia milanese di Brera. Lo spazio sotto alla scala, che conduce all'ampio pronao, un tempo era destinato alla rimessa per le carrozze.
Sempre a Calcara, Villa Turrini Rossi è un elegante edificio del XVII secolo, introdotto da un lungo viale di pioppi cipressini e circondato da un grande parco. Al suo interno è custodita una copia del ritratto che Annibale Carracci fece al primo proprietario, un ricco banchiere di Bologna, il cui originale è al British Museum di Londra. La villa è famosa anche per aver ospitato nell'aprile del 1799 il poeta Ugo Foscolo in fuga dalle truppe austriache. Oggi è nota come villa Nicolaj e ospita eventi.
Ancora a Calcara è Villa Meriggiani, costruita a partire dal 1780 su progetto dell'architetto Angelo Venturoli. Di stile neoclassico, all'interno presenta una grande loggia decorata e un magnifico scalone con grandi statue. Scenografiche tempere del Basoli si conserva- no nel salotto prospiciente il giardino.
Sulla Via Provinciale si trova Villa Banzi, poi Beccatelli Grimaldi, del XVI secolo. L'edificio, inserito in un bel parco, si segnala per la sorprendente scala che porta alla loggia del piano superiore, realizzata intorno alla metà del Settecento forse da un membro della grande famiglia dei Bibiena.
Pur nello spazio limitato del vano, l'architetto è riuscito a creare un effetto scenografico di straordinaria monumentalità, che sembra confermare l'attribuzione. Oggi ospita eventi.
Nella frazione di Sant'Almaso si può scoprire un gioiello del contado bolognese: il Confortino con la sua torre colombaia. Il Confortino è un antico luogo di riposo dei monaci risa- lente alla fine del 1200, la colombaia si presenta come una torre con due ordini di logge esterne, costruita per allevare i colombi e raccoglierne il guano. È forse la più bella in tutta la provincia e testimonia della grande impor- tanza della coltivazione della canapa, per la quale veniva impiegato il concime. Dell'antica coltura ci parlano anche i sei bellissimi maceri, che scandiscono la strada (Via dei maceri) che porta al Castellaccio, piccolo borgo sorto attorno a un caratteristico oratorio. Di qui si può proseguire fino alle grandi scuderie degli Orsi Mangelli, in località Madonna dei Prati.
Lungo la strada che dalla Bazzanese sale ad Oliveto si raggiunge Villa Puglie, ottocentesca villa padronale caratterizzata dalle lunghe mura di recinzione, sede di ricevimenti e meeting.
Più avanti, sul crinale, si staglia l'inconfondibile profilo di Villa Stagni, posta in cima a un colle in una splendida posizione panora- mica che rivela le originarie funzioni difensive dell'edificio, costruito nel 1474 da Eliseo Cattanei. La villa-fortezza è una delle più antiche dimore di Crespellano e ancora oggi, benché rimaneggiata, rimane uno dei luoghi più suggestivi del territorio.
A 1 km circa dal paese, si trovano l'oratorio e il convento di San Francesco del 1232. La Chiesa, già ricordata in uno scritto conservato in San Francesco a Bologna, è considerata una delle più antiche dedicate al Santo di Assisi, che si ritiene abbia predicato anche in questa zona. Il 2 Agosto di ogni anno si celebra il "Perdono di Assisi", in occasione del quale è possibile visitare l'oratorio.
La semplice e austera chiesetta di San Savino è invece la prima sede parrocchiale di Crespellano, secondo alcuni risalente addirittura al X sec. Lo spazio antistante la chiesa si caratterizza per un esemplare di olivo di 300 anni e monumentali cipressi. L'interno si può visitare in estate, quando il giovedì e la domenica della terza settimana di luglio si svolgono, fin dal 1636, le tradizionali processioni in occasione della festa del patrono.