Chiese di Crespellano

CHIESA DI SAN FRANCESCO - Confortino

La chiesa del Confortino, assieme all'oratorio di villa Pedrazzi, testimonia in modo significativo la diffusione del culto del Santo di Assisi nelle nostre campagne durante il XIII secolo. Se, come si diceva, l'oratorio crespellanese sorge forse nel luogo in cui San Francesco si era fermato a predicare, la chiesa del Confortino nasce per volontà del proprietario del terreno su cui si trova. Confortino Conforti, da cui la zona prende il nome, vi possedeva infatti diversi terreni. Nel suo testamento, datato 1294, dispose che una parte di questi fosse destinata alla costruzione di una chiesa dedicata a San Francesco.


CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA NASCENTE - Pragatto

Non ci sono notizie certe riguardanti l'origine della chiesa parrocchiale di Pragatto, anche se sicuramente si tratta di un edificio molto antico, per lo meno anteriore alla metà del XII secolo.
In effetti, un appiglio cronologico ci viene fornito dalla Bolla di papa Eugenio III, datata al 1148, nella quale si citano il Castello di Pragatto e la chiesa parrocchiale, che a queste date è di giuspatronato dei monaci di San Pietro di Modena.
Anticamente, probabilmente fin dalle origini, la chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente dipese dalla pieve di San Lorenzo in Collina, così come attesta ancora nel 1300 l'elenco delle chiese della Diocesi di Bologna.


SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DI PASSAVIA - Pragatto

La storia di questo edificio e del culto ad esso legato ha inizio da un'edicola appesa a una quercia e culmina nel santuario che ancor oggi sussiste in territorio pragattese.
Serafino Calindri, alla fine del Settecento, ne parla prendendo in esame gli oratori di Pragatto: " in questa parrocchia, la quale ha tre oratori nel suo distretto cioè S. Pancrazio de' Banzi, S. Michele in Sorbetolo e B.Vergine della Provvidenza che fu fabbricato circa l'anno 1670 con le elemosine dei devoti". Dall'autore del Dizionario corografico apprendiamo quindi la data di fabbricazione dell'oratorio (il 1670 circa), ma anche altre notizie legate al luogo sacro in questione: in origine vi si trovava un'immagine mariana, su carta, esposta alla venerazione dei fedeli in una nicchia di legno appesa a una quercia.
La sacra immagine era giunta da Passavia (Passau), in Baviera, dove nell'incendio della città avvenuto nel 1662 la chiesa nella quale si venerava era bruciata completamente, ma l'icona era rimasta intatta.


CHIESA PARROCCHIALE DI SAN NICOLO' - Calcara

La chiesa parrocchiale di Calcara ha origini molto antiche.
Di esse rimane testimonianza, oltre che dai documenti noti, grazie alle porzioni murarie già visibili fra la canonica e la nuova chiesa e, per quanto riguarda il campanile, messe in luce dai restauri (1994) promossi dall'attuale Parroco.
In effetti, stando a quanto riportato da Luigi Aureli, la chiesa avrebbe origini anteriori al XIII secolo se già nel 1201 il Castello fortificato di Calcara è documentato come possedimento nonantolano.


CHIESA PARROCCHIALE DI SAN SAVINO VESCOVO E MARTIRE - Crespellano

La presenza della chiesa di San Savino nell'ubicazione attuale, di fronte a Palazzo Garagnani, è documentata dal disegno tratto dal vero dal matematico e cosmografo domenicano Egnazio Danti nel 1578.
Il documento in questione fa parte del Manoscritto Gozzadini 171 della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna. Come ha affermato Mario Fanti, il manoscritto è "la più antica testimonianza iconografica sulle ville, i castelli e le chiese dell'antico contado bolognese. Dal disegno, eseguito come studio per la Carta del contado bolognese dipinta in Vaticano nella Galleria delle Carte Geografiche per volere di papa Gregorio XIII (il bolognese Ugo Boncompagni), si evince che all'epoca, dunque nel tardo Cinquecento, la chiesa si presentava come una sobria costruzione con facciata a capanna, tetto a spioventi e campanile situato a nord, sul lato opposto rispetto all'attuale dove invece è segnalata la presenza del cimitero.


ANTICA CHIESA DI SAN SAVINO - Crespellano

"Questa chiesa primitiva conservasi ancora, non però in tutta la sua originalità, poco lungi da Crespellano su un colle ameno..." Così l'anonimo D.F.F. nel già citato Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna.. Si tratta dell'antica sede parrocchiale di Crespellano prima del trasferimento della stessa nella chiesa del Castello.

Anche in questo caso la data di costruzione dell'edificio non è chiara: l'anonimo suppone che nell'anno 752, quando cioè si registra l'esistenza della "Curte" di Crespellano (Curte Crespeliano), dove Orso Chierico, figlio del duca di Ravenna, possedeva del terreno che donò all'abbazia di Nonantola, anche la sede parrocchiale dovesse già esistere.