Emilia-Romagna vs Toscana a tavola

Cucina italiana: Emilia-Romagna vs Toscana

L’Italia oltre ad essere patria della cultura e della bellezza, si distingue da sempre per la qualità del proprio cibo e per essere uno dei paesi al mondo dalla cucina più variegata ed apprezzata. Uno dei punti di forza della sua arte gastronomicaè costituito proprio dalla varietà delle pietanze che possono essere gustate nelle diverse regioni della sua penisola e dalla presenza di una materia prima eccellente che, propriamente lavorata, rende indiscutibile la sua superiorità in campo culinario.

Negli anni ’50 alcuni nutrizionisti americani si resero conto di come la popolazione italiana e quella dei paesi limitrofi ad essa fossero decisamente meno soggette a soffrire di alcune malattie rispetto a quella delle Americhe. Dopo una serie di ricerche riuscirono a mettere in relazione la qualità del cibo di questi paesi con la maggiore sanità che li contraddistingueva formulando il concetto di Dieta Mediterranea. Grazie alla ricchezza di carboidrati ed alla moderazione di lipidi e proteine la cucina italiana risulta infatti essere anche salutare oltre che prelibata e ciò contribuisce a renderla così conosciuta e famosa in ogni parte del mondo.

In un panorama gastronomico così vasto ed esigente, riesce a distinguersi in particolare la cucina dell’Emilia Romagna che sa riassumere in sé sia la varietà delle pietanze e l’utilizzo di ingredienti genuini del territorio. Le parole chiave per capire la sua arte culinaria sono due: sostanza e sapore. La sua tradizione gastronomica si concentra su una vasta gamma di primi da gusti e sapori variegati, dalle lasagne alla trippa, dai tortelli alle zuppe, sembra attraversi ogni genere di piatto che viene servito nelle tavole del resto d’Italia. Famosi sono anche i salumi tipici della zona, le sue mortadelle ed i suoi prosciutti, il culatello e la coppa fiorentina e non trascurabile la produzione del Parmigiano Reggiano, formaggio dal sapore inconfondibile.

Il piatto simbolo della regione sono sicuramente le rinomate lasagne alla bolognese che più di ogni altro riescono a racchiudere in sé l’essenza della sua cucina in un tripudio di sapori e consistenze uniche. Per essere preparate necessitano di una sfoglia porosa fatta in casa che possa assorbire gli aromi della carne, la quale deve essere rigorosamente di due tipi: di manzo e di maiale di modo che la fusione dei due sapori sia ancora più decisa. Infine serve una polpa di pomodoro di prima qualità, possibilmente a chilometro zero, che mantenga intatto il profumo dell’ortaggio.

Altra regione famosa per la produzione di salumi è la Toscana. La sua cucina si mostra più povera e meno calorica di quella Emiliana ed è famosa per l’utilizzo abbondante della selvaggina e delle carni bianche. Alcuni dei suoi prodotti tipici sono per esempio il pane senza sale (eredità della rivalità fra Livornesi e Pisani), la bistecca alla fiorentina e la finocchiona ma al contrario della cucina Emiliana questa non si basa sulla produzione di primi piatti bensì su quella di secondi e dolci. Uno dei suoi piatti tradizionali è senza dubbio il cacciucco livornese, una zuppa di pesce preparata usando pesci carnosi come lo scorfano, la gallinella ed il gattuccio servita su un paio di fette di pane tostato ed agliato. Un piatto simile è il Caldaro dell’Argentario, motlo rinomato sulla costa maremmana. Ma non solo… Si spazia dai sughi al cinghiale a raffinati tagli di carne come la Tagliata alla Fiorentina.

Durante un viaggio in Toscana ho avuto modo di scoprire come i piatti migliori della regione siano quelli appartenenti alla tradizione povera come per esempio l’acquacottadotata di un sapore deciso che invade la bocca, I manafregoli alle castagne o la panzanella poiché derivano direttamente dalle antiche ricette contadine e sono rimasti inalterati per anni, permettendoci di riscoprire i veri sapori della tradizione. In sostanza i piatti tipici di questo territorio, sebbene siano in genere meno sostanziosi di quelli emiliani, hanno la peculiarità di sfamare ed appagare il palato senza esagerare con le porzioni.

Il mio consiglio per entrambe le regioni è di andare alla ricerca delle trattorie tradizionaliche provino a rispettare le ricette originali in ogni particolare, riproducendo così delle prelibatezze reperibili solo in territori nei quali sono ancora presenti ricette così legate alla terra ed ai prodotti del territorio d’origine.